venerdì 9 novembre 2012

A marzo 2014 la riapertura della Cappella della Sindone, capolavoro del Guarini

Nella notte tra l’11 e il 12 aprile del 1997 un incendio devastò la Cappella della Sindone, meglio nota come Cappella del Guarini, dal nome dall’architetto che la edificò a Torino alla fine del XVII secolo.


La Cappella fu commissionata a Carlo di Castellamonte dal duca Emanuele Filiberto di Savoia per conservare la Sacra Sindone, che custodì dal 1694. Il progetto originale fu rivoluzionato da Guarino Guarini che basò il capolavoro architettonico su una pianta interna circolare, sopraelevata al presbiterio e comunicante direttamente con alcune sale di Palazzo Reale e l'abside del Duomo di San Giovanni Battista.


Oggi, dopo 15 anni dall’incendio causato da un corto circuito durante alcuni interventi di restauro, si torna a parlare del capolavoro del Guarini ispirato alla geometria proiettiva di Desargue.
 

Mario Turetta, direttore dei Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, racconta:

"Si tratta  di un cantiere particolarmente complesso perchè Guarini non ci ha lasciato alcun progetto e si è dovuto quindi fare un lungo lavoro preparatorio prima di partire con gli interventi"

Al ritardo dei lavori hanno contribuito i ricorsi al Tar contro l’aggiudicazione dei lavori e le difficoltà della ditta vincitrice dell’appalto che, in dieci mesi, eseguì appena il 2% dei lavori.
Attualmente i lavori di ricostruzione sono entrati nella fase più delicata, ovvero la sostituzione di 1.550 elementi di marmo danneggiati dalle fiamme del ’97.
Ma "Il cronoprogramma è finalmente rispettato: dopo una serie di vicissitudini (ricorsi e risoluzione del contratto per inadempienza) tra 16 mesi sarà completato il 95 % dei restauri. A quel punto mancherà solo il ripristino di parte degli apparati lapidei: servono 6 milioni, li chiediamo a ministero e fondazioni bancarie".

Il capolavoro tonerà a splendere nel marzo 2014.